28 – SANTUARIO DEL LETTO SANTO – SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
| Soggetto | tempeste e naufragi |
| Luogo di esposizione |
Letto Santo Contrada Letto Santo - 98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) |
| Committente | Ignazio Orlà |
| Autore | ignoto |
| Tecnica | tempera su carta |
| Dimensioni | 47 x 64 |
| Epoca | 1893 |
| Iscrizioni Voto fatto dal Capitano Ignazio Orlà al Santissimo Crocifisso del Santuario di S. Stefano di Camastra, per la salvezza ottenuta la barca Tartana Francesco nella occasione tempestosa il giorno 10 marzo 1893 che stava per rompersi nella spiaggia. |
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| Note È raffigurato un salvataggio lungo la costa. Talvolta è inutile cercare una perfetta rispondenza tra luogo della rappresentazione e paesaggio reale, la convenzionalità dei moduli grafici delle botteghe degli artigiani non si affidava sempre ad una resa pedissequa dei siti in cui l'evento si manifestava. Questi potevano essere descritti fedelmente o solo evocati. Non in questo caso in cui ad essere rappresentato è il sito detto varchi rossi (barche grosse), sul litorale di S. Stefano. È possibile scorgere l'edificio per la salagione del pesce. |
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27 – SANTUARIO DEL LETTO SANTO – SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
| Soggetto | tempeste e naufragi |
| Luogo di esposizione |
Letto Santo Contrada Letto Santo - 98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) |
| Committente | Salvatore Tartana e Giovanni Ruggiero |
| Autore | Gaetano Benfante |
| Tecnica | tempera su carta |
| Dimensioni | 37 x 49,5 |
| Epoca | 1898 |
| Iscrizioni Tartana Salvatore Capitano Ruggiero Giovanni Partita da Catania il25 maggio 1898 colpita da forte temporale il giorno 29 sulla spiaggia di Belvedere [ ... ] l'eminente perico di andare traverso su gli scogli ma l'equipaggio trepidante invocava le grazie di Ns Gesù Crocifisso e così il legno resisteva sopra tre ancore. Questo voto attesta un rendimento di grazie. Gaetano Benfante fece Palermo. |
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| Note Dinamica dell'evento desumibile dalla didascalia. Come in nessun altro tipo di raffigurazione, è possibile notare, negli ex-voto marinari, la fissità nell'uso degli stereotipi grafico-descrittivi, che si ripetono con variazioni minime, dettate da un gusto più o meno raffinato e da un senso coloristico più o meno accentuato. |
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26 – SANTUARIO DEL LETTO SANTO – SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
| Soggetto | malattie |
| Luogo di esposizione |
Letto Santo Contrada Letto Santo - 98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) |
| Committente | Nicolò Gagliano |
| Autore | ignoto |
| Tecnica | foto ? |
| Dimensioni | 11 x 15,6 |
| Epoca | primi Nocevento |
| Iscrizioni Miracolo fatto dal Santuario a Gagliano Nicolò per la malattia preterita preterente. |
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| Note Un fanciullo è seduto a letto come chi si sta riavendo da una lunga malattia. È ciò che viene definito presenza riguadagnata. Sulla parete nella foto è appesa una immagine del Letto Santo. La foto è il sostituto moderno più economico e dinamico delle tavolette votive. |
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25 – SANTUARIO DEL LETTO SANTO – SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
| Soggetto | interventi chirurgici |
| Luogo di esposizione |
Letto Santo Contrada Letto Santo - 98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) |
| Committente | Arcangelo Boscia |
| Autore | ignoto |
| Tecnica | tempera su legno |
| Dimensioni | 35 x 23,3 |
| Epoca | 1888 |
| Iscrizioni V.F.G.A. M.stro Arcangelo Boscia - 4 Agosto 1888 |
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| Note Il taglio della scena ricorda la tavoletta N. 13, ma la resa della figura umana è più fine in questo dipinto. Potrebbero essere opera di maestranze diverse che lavoravano nella stessa bottega. |
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24 – SANTUARIO DEL LETTO SANTO – SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME)
| Soggetto | malattie |
| Luogo di esposizione |
Letto Santo Contrada Letto Santo - 98077 SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME) |
| Committente | Salvatore Maiorana |
| Autore | ignoto |
| Tecnica | olio su tela |
| Dimensioni | 28,7 x 37,4 |
| Epoca | 1888 |
| Iscrizioni V.F.G.A. Salvatore Maiorana fu Antonino 20 giugno 1888 |
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| Note Nel modo di rappresentare gli interni è possibile identificare la bottega presente in altri dipinti del Letto Santo, in cui sono simili gli arredi, i colori e il modo di chiedere la grazia. L'esigenza del devoto infatti non pretende la riconoscibilità dei luoghi, né la somiglianza dei personaggi, ma la dinamica del miracolo. |
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